Francesca Pedretti
Danzatrice, coreografa, insegnante abilitata S.I.M.D., Pilates Mat Work Instructor
Discipline:American Tribal Style, Tribal Fusion, Danza Orientale Moderna, Tribal Bellydance Emozionale.
Ho incontrato la danza Orientale nel ’96 a Milano studiando con A. Went, J. Zaki e Aziza Abdul Ridha, grandi e noti artisti in Italia e approfondito i diversi stili e linguaggi della danza orientale attraverso seminari con maestri internazionali.
Nel 2004 ho contribuito attivamente alla diffusione nel mio paese dei nuovi generi di Bellydance arrivati dagli Stati Uniti: tribal style, A.T.S. e fusion, studiando nei ws intensivi in Germania, e successivamente in Italia. In particolare ho frequentato alcuni ws con Paulette Rees-Denis (Gypsy Caravan), Wendy Allen e Carolina Nericcio (FCBD), con Rachel Brice, Geneva Bybee, Darshan, Urban Tribal, Jill Parker, Kamy Little, Anasma Vuong.
Dal 1999 ad oggi ho insegnato danza orientale presso il Circolo Zagharid, l’Atelier Mara Terzi, le scuole di ballo Marlon Giuri, Latin Gem, Harbour Club ed in altri centri dell’area milanese. Sono diplomata in scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, dipingo, suono la darbuka, ho studiato pianoforte e flauto traverso.
Ho fondato nel 2005 la Compagnia Les Soeurs Tribales, della quale sono stata direttrice artistica fino al 2009.
Nel luglio ’09 ho ottenuto il livello uno nel format Suhaila Salimpour e l’anno successivo mi sono diplomata come Maestra di Danza Orientale con, Società Italiana Maestri di Ballo S.I.M.D.
Dal mio esordio nel teatro-danza sotto la guida di insegnanti come Cristina Sforzini , Miriam Szabo (danza Duende), Heather Stants, Anasma Vuong, il mio interesse artistico si è focalizzato sull’ambito teatrale; così mi sono separata dalla Compagnia LST alla fine del 2009, ed ho fondato la mia Compagnia “De Nova Luce®“, insieme alla quale creo continuamente il mio percorso, tra il teatro e la danza. Da tutti questi incontri e parte la mia ricerca rappresentata nel nuovo stile della mia danza, quello che ho definito Tribal Bellydance Emozionale®.
Nel giro di un anno ho preparato e diretto lo spettacolo CORPOACORPO, insieme alla compagnia De Nova Luce presentando il mio lavoro in Festival di prestigio internazionale in Italia, (Milano, Roma, Genova, Venezia, Ancona, Viareggio) e all’estero, in Spagna e a Parigi; nel Febbraio 2011 ho creato l’evento Tribal & Bellydance Academy: in particolare l’edizione 2012 e 2013 hanno ottenuto un grande successo.
Ad oggi proseguo la mia formazione studiando Teatro (metodo Stanislavskij) a livello professionale con Marianna Esposito e Raul Manso, e Teatro Danza con Marcella Fanzaga e Daniela Massara.
Nel maggio 2013 sono selezionata come danzatrice tribal per lo show ‘The Dark side of the crown‘, con il cast della compagnia americana Bellydance Evolution diretta da Jillina Carlano; partecipo al Tour in Austria, Grecia e Italia, esibendomi anche come solista essendo vincitrice della people choice.
Nella primavera 2014 incontro Sara Majocchi, che diventerà la mia insegnante di Pilates.
Sotto la sua guida affettuosa inizio la mia formazione come insegnante di Pilates; vincendo una borsa di studio presso la scuola Ninrteenhundred Pilatesdance di Torino, inizio il mio percorso con la Maestra Matilde Demarchi diplomandomi Pilates Mat Work Instructor nel Febbraio 2015.
Tribal Bellydance Emozionale ®.
La realizzazione di sequenze coreografiche si alterna al lavoro individuale di improvvisazione e interpretazione a partire da differenti stimoli: dal gesto che diviene tema da esplorare alla narrazione dell’emozione che si traduce in forma. Il taglio che caratterizza il nostro lavoro attinge al mondo teatrale, al teatrodanza, mescola queste suggestioni ad elementi consueti alla danza orientale; il prodotto che ne fluisce è Tribal Bellydance Emozionale.
La forma della danza orientale è la base che accomuna le mie danzatrici, che accomuna le persone che studiano con me, sia nei workshop come nelle lezioni settimanali; su questa base si costruiscono nuove forme che evolvono e si alternano agli elementi consolidati, generando strutture coreografiche espressive e ogni volta differenti, perché uniche e irripetibili.